Nonostante l’età avanzi inesorabile, LeBron James ha dimostrato ancora una volta di poter decidere le sorti di una partita, regalando ai tifosi una prestazione maiuscola contro i Philadelphia 76ers. Nella sfida andata in scena il 7 dicembre, vinta dai Los Angeles Lakers con un margine di quattro punti, il quasi quarantunenne ha preso in mano le redini dell’incontro proprio nel momento più critico. Sebbene sia stato Luka Doncic a guidare statisticamente la squadra, è stato il “Re” a rubare la scena nell’ultimo periodo, segnando 10 punti consecutivi e chiudendo la serata con un tabellino di tutto rispetto: 29 punti, 7 rimbalzi e 6 assist. Una fiammata di puro talento che ha ricordato a tutti perché, anche nella stagione 2025-2026, James resti un fattore determinante.

La nostalgia anticipata e l’addio che si avvicina

Le voci su un imminente ritiro si fanno sempre più insistenti e le parole di LeBron nel post-partita hanno assunto un tono quasi malinconico, il sapore di un bilancio definitivo. Riflettendo sulla scarica di adrenalina provata dopo una serie di giocate spettacolari nel quarto quarto, James ha rotto il silenzio su ciò che significherà per lui appendere le scarpe al chiodo. “È l’unica cosa che non potrai mai riavere indietro quando avrai smesso, l’arena”, ha confessato ai microfoni. L’emozione di scendere in campo, i fischi, le ovazioni del pubblico: sono queste le sensazioni che, secondo la stella dei Lakers, mancheranno di più.

È evidente come il giocatore stia cercando di fare pace con l’idea della fine della sua carriera, godendosi ogni singolo istante sul parquet. Gesti come il recente regalo del suo braccialetto “I Promise” a un fan o l’intensità emotiva con cui vive ogni match suggeriscono che LeBron stia consapevolmente costruendo i ricordi per la sua vita post-NBA. Nonostante qualche battuta d’arresto fisiologica, come l’interruzione della striscia di partite in doppia cifra avvenuta contro i Toronto Raptors, notti come quella contro Philadelphia servono a ribadire che il fuoco competitivo non si è ancora spento.

Manovre di mercato per l’assalto al titolo

Mentre James si gode gli applausi, la dirigenza gialloviola non resta a guardare e sembra intenzionata a massimizzare le possibilità di vittoria in quella che potrebbe essere l’ultima danza del numero 23. Per puntellare la difesa e garantire un supporto adeguato alla coppia stellare James-Doncic, i Lakers avrebbero rimesso gli occhi su Robert Williams III. L’attuale centro dei Portland Trail Blazers, noto per le sue doti di protezione del ferro, è considerato il tassello ideale per rinforzare il reparto lunghi.

L’obiettivo è chiaro: ricreare sotto le plance quella chimica difensiva già intravista tra Williams e Deandre Ayton ai tempi della loro convivenza a Portland, costruendo una vera e propria “no-fly zone” alla Crypto.com Arena.

I dettagli della possibile trattativa

L’operazione appare fattibile anche dal punto di vista salariale. Il piano più concreto vedrebbe i Lakers spedire in Oregon il rookie Dalton Knecht, il veterano Gabe Vincent e una futura scelta al secondo giro. In cambio, Los Angeles otterrebbe il contratto in scadenza da 13,3 milioni di dollari di Williams. Uno scambio che permetterebbe ai Blazers di ottenere asset futuribili senza appesantire il monte ingaggi, e ai Lakers di aggiungere quella solidità difensiva necessaria per tentare l’assalto decisivo all’anello nella stagione 2025-26.