L’attesa per il debutto stagionale di LeBron James, che si appresta a iniziare la sua ventitreesima stagione da record in NBA, è destinata a prolungarsi. La stella dei Los Angeles Lakers, infatti, non sarà in campo lunedì sera contro gli Charlotte Hornets, mancando così l’undicesima partita consecutiva. Nonostante questo, si registrano importanti progressi nel suo recupero.
Il piano di recupero: allenamenti con i South Bay Lakers
La notizia principale, rivelata dall’allenatore JJ Redick prima della trasferta a Charlotte, riguarda il percorso di riatletizzazione del giocatore. James, 40 anni, si allenerà nel corso della settimana con i South Bay Lakers, la squadra affiliata della G League. Questo passo è fondamentale per permettergli di ritrovare il ritmo partita dopo una lunga assenza. Inizialmente, Redick aveva lasciato intendere che l’allenamento fosse imminente, ma la franchigia ha successivamente precisato che la sessione avverrà più avanti nella settimana, visto il giorno di riposo programmato per la squadra di G League.
Fermo per la sciatica: i dettagli dell’infortunio
A tenere James lontano dal parquet fin dall’inizio del training camp è un problema di sciatica. Come spiegato dalla Cleveland Clinic, la sciatica è un dolore causato dall’irritazione, compressione o schiacciamento del nervo sciatico. Questo nervo, che è il più lungo del corpo umano, parte dalla parte bassa della schiena e corre lungo la parte posteriore di ciascuna gamba. Di conseguenza, il dolore può manifestarsi in diversi punti lungo tale percorso. James, noto per la cura meticolosa e la preparazione del proprio corpo, vuole comprensibilmente assicurarsi di essere al cento per cento prima di tornare in campo, specialmente alla soglia dei 41 anni che compirà a dicembre.
La gestione dei Lakers e le tempistiche
Già giovedì 6 novembre, i Lakers avevano comunicato che James aveva ottenuto il via libera dai medici per le attività di contatto. Tuttavia, lo staff medico si è preso da una a due settimane da quella data per una rivalutazione completa. È quindi probabile che il giocatore salti almeno le prossime due gare. Lo stesso coach Redick, già a fine ottobre, aveva ipotizzato un rientro “nella seconda o terza settimana di novembre”, specificando però che non esiste una data certa finché non saranno completati tutti i protocolli di recupero.
La squadra regge l’urto
I Lakers, da parte loro, possono permettersi di non avere fretta. Nonostante l’assenza del loro leader e altri problemi fisici, come quelli occorsi a Luka Doncic e Austin Reaves, la squadra ha iniziato la stagione in modo eccellente. Con un record di 7-3, i gialloviola si trovano attualmente al quarto posto nella Western Conference. La trasferta a Charlotte, seconda tappa di un giro di cinque partite fuori casa, vedrà almeno il rientro di Austin Reaves, assente nelle ultime tre gare per un infortunio al bicipite femorale. La prossima partita casalinga per Los Angeles è fissata per il 18 novembre contro gli Utah Jazz.
Un record che attende
Quando LeBron James metterà finalmente piede in campo, non sarà solo il suo debutto stagionale: sarà l’inizio della sua ventitreesima stagione nella lega, un record assoluto di longevità in NBA. Il miglior marcatore della storia, che ha iniziato la sua carriera nell’ottobre 2003, è pronto per un altro capitolo, giocando quest’anno al fianco del figlio maggiore Bronny.