Il Milan espugna la Domus Arena battendo il Cagliari per 3-1 in una partita a due facce, un risultato che proietta i rossoneri momentaneamente in vetta alla classifica. Nonostante la vittoria, ottenuta senza i suoi finalizzatori principali, la prestazione ha evidenziato ancora una volta un tema centrale di questa stagione milanista: la mancanza di un vero e proprio numero 9 capace di garantire gol con continuità.

La cronaca: Luvumbo illude, il Milan ribalta

La serata non era iniziata nel migliore dei modi per gli ospiti. Al 29° minuto, infatti, il Cagliari è passato meritatamente in vantaggio: Nandez ha recuperato un pallone su un contrasto con Adli e ha servito Luvumbo, il quale ha esploso un sinistro potente sotto la traversa che ha lasciato immobile Sportiello. La reazione del Milan, tuttavia, è stata decisa. Al 40° minuto è arrivato il pareggio di Okafor, rapido a sfruttare una grave indecisione di Radunovic su un cross basso di Pulisic. Il portiere rossoblu non è riuscito a trattenere la sfera, permettendo all’attaccante svizzero di insaccare a porta vuota.

Il sorpasso si è completato prima dell’intervallo. Al 45° minuto, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, un’altra uscita incerta di Radunovic ha permesso a Tomori di deviare il pallone in rete da pochi passi, fissando il risultato sul 1-2 alla fine del primo tempo.

La gestione e il sigillo di Loftus-Cheek

Nella ripresa, il Cagliari ha tentato di aumentare la pressione, spinto anche dall’ingresso di Oristanio, ma il Milan ha trovato il gol della sicurezza al 60°. Ruben Loftus-Cheek ha controllato un pallone ai 20 metri e ha scaricato un destro rasoterra potente e preciso che si è infilato nell’angolo basso, chiudendo di fatto la partita.

Il resto della gara ha visto i padroni di casa provare generosamente a riaprirla, creando anche un’occasione degna di nota all’88° con una girata immediata di Oristanio, sulla quale Sportiello si è fatto trovare pronto. Per il Cagliari, scavalcato dall’Empoli, la sconfitta significa l’ultimo posto in classifica, mentre i rossoneri gestiscono il finale e portano a casa tre punti fondamentali.

L’analisi: i gol arrivano, ma non dagli attaccanti

La partita di Cagliari è emblematica delle dinamiche offensive del Milan in questa stagione. I gol sono arrivati da un difensore (Tomori), un centrocampista (Loftus-Cheek) e un attaccante esterno (Okafor). Sebbene i risultati siano positivi, la teoria secondo cui alla squadra manchi un finalizzatore tradizionale, avanzata da molti durante il mercato estivo, sta trovando conferme.

Il peso offensivo grava spesso su ali come Rafael Leao e Christian Pulisic, mentre si attende un contributo più incisivo dal centro dell’attacco. Le difficoltà iniziali di Nkunku, arrivate in estate, hanno ulteriormente complicato i piani. Per questo motivo, con l’avvicinarsi della finestra di gennaio, le voci su un nuovo attaccante si fanno insistenti.

Il punto sul mercato: la pista Panichelli si raffredda

Diverse indiscrezioni stanno emergendo, anche se alcune sembrano già destinate a cadere. L’ipotesi che porta a Lewandowski, ad esempio, non sembra trovare fondamento. Un altro nome che è circolato con insistenza è quello di Panichelli, attualmente allo Strasburgo, un giocatore che, secondo quanto riportato da Fabrizio Romano, il Milan monitorava già da prima del suo trasferimento in Francia.

Tuttavia, lo stesso Romano ha chiarito la situazione: il club francese non ha alcuna intenzione di vendere il giocatore a gennaio. Panichelli è considerato “assolutamente intoccabile e invendibile” nella sessione invernale. Di conseguenza, è molto probabile che la ricerca del Milan per un centravanti debba proseguire, con ogni decisione significativa forse rimandata alla prossima estate, quando lo scenario di mercato sarà certamente diverso.