La stagione 2025-26 dei Milwaukee Bucks è alle porte, con il media day fissato per il 29 settembre, tra meno di due settimane. Mentre i giocatori iniziano a tornare a Milwaukee, è tempo di analizzare le prospettive di una squadra che affronta un anno di profonde trasformazioni. Per la prima volta dal 2018, anno in cui Giannis Antetokounmpo è entrato nell’élite dei candidati MVP, i Bucks non figurano tra le favorite per rappresentare la Eastern Conference alle NBA Finals. Ciò non significa, tuttavia, che la stagione sarà priva di interesse. Al contrario, il nuovo corso solleva interrogativi cruciali. Analizziamo quindi le questioni chiave che potrebbero definire il loro percorso.
L’Addio a Lillard e l’Arrivo di Myles Turner
In una mossa a sorpresa che ha ridefinito gli equilibri della squadra, i Bucks hanno rinunciato a Damian Lillard, firmando al suo posto il centro Myles Turner con un contratto quadriennale da 107 milioni di dollari. Questo cambiamento arriva poche settimane dopo che i Pacers, ex squadra di Turner, hanno perso Gara 7 delle Finali NBA.
Turner, che ha trascorso i suoi primi 10 anni di carriera in Indiana, sperava di rimanere, ma le parti non hanno trovato un’intesa. Secondo quanto riportato da Spencer Davies di RG.org, Turner avrebbe accettato di restare per 25 milioni di dollari all’anno, ma l’organizzazione ha proposto un triennale da 66 milioni (22 milioni all’anno), rifiutando inoltre di inserire una “player option” nell’ultimo anno. I Bucks hanno colto l’occasione, offrendo un contratto più lungo e remunerativo, assicurandosi così uno dei migliori protettori del ferro e tiratori dalla lunga distanza nel suo ruolo.
Quanto si può chiedere ancora a Giannis?
Nelle ultime due stagioni, Antetokounmpo ha mantenuto medie di almeno 30 punti, 11 rimbalzi e 6 assist a partita, tirando con oltre il 60% dal campo. È l’unico giocatore nella storia della NBA, a parte Oscar Robertson nel 1961-62, ad aver registrato una stagione da 30-11-6. Con questo livello di produzione stratosferico, è probabile che i Bucks avranno bisogno di ancora di più da lui in questa nuova era post-Lillard.
Myles Turner è un eccellente giocatore, ma non potrà colmare da solo il vuoto lasciato da Lillard in attacco. La sua migliore stagione realizzativa (18 punti di media nel 2022-23) è inferiore di quasi sette punti rispetto a quella di Lillard dello scorso anno. Inoltre, il vuoto da colmare non riguarda solo i punti segnati, ma anche la creazione di gioco, dato che Lillard era il leader della squadra per assist (7.1 a partita).
Il Contributo di Turner e il Riscatto di Kuzma
Se i Bucks vogliono competere per i playoff, avranno bisogno che Myles Turner esprima il suo talento su entrambi i lati del campo. Due volte leader NBA per stoppate a partita (2.7 nel 2018-19 e 3.4 nel 2020-21), Turner è anche un’arma tattica fondamentale in attacco. La scorsa stagione è stato uno dei soli 12 giocatori NBA alti 2,08m o più a tentare almeno cinque tiri da tre a partita, con una percentuale record in carriera del 39,6%. La sua capacità di allargare il campo sarà cruciale per l’attacco di Milwaukee.
Allo stesso tempo, la squadra attende una stagione di riscatto da parte di Kyle Kuzma. Arrivato alla trade deadline dagli Washington Wizards in cambio di Khris Middleton, Kuzma non ha mai trovato il giusto ritmo con i Bucks. In 33 partite di stagione regolare ha viaggiato a 14.5 punti e 5.6 rimbalzi di media, ma le sue prestazioni sono crollate drasticamente nei playoff (5.8 punti, 34.3% dal campo, 20% da tre), tanto da vedere il suo minutaggio ridotto da coach Doc Rivers nella decisiva Gara 5 contro i Pacers.
Il Ruolo del Point Guard e le Scelte di Doc Rivers
L’era Lillard a Milwaukee non ha prodotto i risultati sperati, principalmente a causa degli infortuni che hanno limitato sia lui che Antetokounmpo nei momenti chiave delle ultime due post-season. Nonostante ciò, il suo contributo offensivo è stato innegabile: con lui in campo, i Bucks si sono classificati sesti e settimi per efficienza offensiva nelle ultime due stagioni. Il problema sorgeva in difesa, specialmente quando Lillard guidava la squadra senza Giannis, registrando un net rating negativo. La domanda ora è: chi prenderà le redini in cabina di regia?
Questo si lega direttamente all’ultimo grande interrogativo: quali quintetti sceglierà Doc Rivers? Dopo l’All-Star break della scorsa stagione, il coach aveva varato un quintetto con Lillard, Taurean Prince, Kuzma, Antetokounmpo e Lopez, che aveva prodotto un net rating positivo di +6.7, sebbene con Prince e Kuzma fuori posizione. Tuttavia, con il progredire dei playoff, Rivers ha accantonato queste soluzioni. La vera incognita è su quali uomini e schemi farà affidamento per massimizzare il potenziale di un roster profondamente rinnovato.