
08 mar Feticci Rock – Puntata 2 – La pelliccia
Non me ne vogliano gli animalisti, ma sono costretta ad ammettere (a malincuore) che la pelliccia è un capo rock che più rock non si può. Certo, un rocker attento e coscienzioso la sceglie eco, perchè è davvero difficile non cedere alla tentazione di avvolgersi in una nuvola di pelo sintetico per affrontare i climi invernali!
Negli anni ’60, la moda delle pellicce sintetiche (oggi fortunatamente considerate molto più chic rispetto a quelle vere) non era ancora esplosa, e nonostante i sixties siano ricordati come gli anni del pacifismo e degli hippie, la causa animalista non era ancora così sentita. Pertanto a lanciare la moda del cappello di pelo àlla russa fu un idolo hippie come Janis Joplin. Lo portava spessissimo, un po’ per prendere in giro le signore bene che potevano contare sul fascino discreto della pelliccia, un po’ per aggiungere un tocco di originalità alla sua chioma.
Negli anni settanta la pelliccia torna ad essere una civetteria per ricchi, fino ad essere nuovamente sdoganata nei pazzi show di Elton John. All’Hard Rock Cafè di Hollywood ne è conservata una coloratissima, della sua collezione personale.
Con gli anni ’80 e il glam rock, la pelliccia sintetica fa un vero e proprio boom. Chiedete alle vostre mamme se non ne avessero almeno una in qualche colore sgargiante! Torna con il botto anche la pelliccia leopardata, che conquista soprattutto i gruppi heavy e hair metal.
Negli anni ’90 e nel 2000 la pelliccia diventa l’accessorio preferito dei gangsta (forse meno sensibili alla causa animalista!) come simbolo di lusso sfrenato, spesso abbinato alla classica catenozza d’oro.
Che la usiate per uscire dalla massa, o sulla vostra Lamborghini in piena estate, la pelliccia è un passepartout davvero geniale. L’importante è che sia green!